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Ruinart

Nella regione dello champagne sono stata solo una volta e la prima cantina che ho visitato è stata Ruinart a Reims. Dal 2015 fanno parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Visitare le crayères, scoprire la storia e il metodo di produzione dello champagne è un’esperienza che consiglio a tutti.

Nelle gallerie (a 40 metri sotto terra) dove le bottiglie si conservano e invecchiano il tempo si è fermato, ti viene quasi spontaneo bisbigliare per non disturbare lo champagne che fermenta. Nel silenzio e nel buio della cantina senti il peso della storia, della guerra e riemergi in superficie con maggiore consapevolezza e rispetto per questo prodotto.

Ruinart Brut è un classico, 40% Chardonnay 57% Pinot Noir e 3%Meunier.

Giallo paglierino luminoso, dal perlage molto fine e persistente.

Al naso trovi note di frutti a polpa bianca, di albicocca, di nocciole e di mandorle fresche. Alcune note floreali e speziate, di brioche e di biscotto, conferiscono una ulteriore complessità ad un assaggio nitido ed equilibrato, rotondo e polposo. Fresco ed elegante, chiude con un finale di rara persistenza, sul frutto.

Lo trovo un aperitivo perfetto.


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